Parigi-Roubaix 2024: la Regina delle Classiche prende il via Domenica 7 Aprile

A poco meno di un mese dall’inizio del Giro d’Italia 2024 ecco un altro appuntamento imperdibile per appassionati e tifosi con la terza delle Classiche Monumento della nuova stagione ciclistica. L’Inferno del Nord ritorna con l’edizione numero 121 e conclude la serie delle Classiche del pavé. La corsa maschile partirà da Compiègne per arrivare al traguardo, nel mitico velodromo di Roubaix “André Pétrieux“. Mathieu Van Der Poel, detentore del trofeo vinto nella scorsa edizione e fresco vincitore dell’ultimo Giro delle Fiandre, proverà a difendere la sua leadership in una corsa epica ed entusiasmante dove non basta solo essere i migliori per vincere ma bisogna avere audacia e fortuna ed essere dei guerrieri impavidi.

Analisi del percorso. Inserita una variante per la sicurezza.

E’ ritenuta una delle corse ciclistiche più pericolose e Il direttore della gara, Thierry Gouvenou, è stato interpellato dall’associazione internazionale dei corridori professionisti (Cyclistes Professionnels Associés) per chiedere di trovare una soluzione per ridurre i rischi di cadute e seri infortuni in questa corsa veramente dura e difficile. A seguito di varie analisi lungo il percorso è stata presa la decisone di inserire per ragioni di sicurezza una serie di curve prima del pavé della foresta di Arenberg (164esimo chilometro), anche se alcuni storcono il naso e sostengono che non eliminerà il problema della pericolosità. La direzione di gara ha quindi inserito prima del tratto di pavé una chicane, delimitata da alcune transenne per far sì che i ciclisti debbano prima girare a destra per poi fare una curva a sinistra molto stretta e praticamente a gomito e poi ancora girare ancora a destra e rientrare nel classico percorso. In Secondo gli esperti dell’organizzazione la velocità di ingresso nella foresta di Arenberg dovrebbe abbassarsi a 25-30 chilometri orari, quando normalmente si arrivava qui ad una velocità molto alta, intorno ai 60 km orari, per cercare di entrare nel settore pavé nelle prime posizioni, in quanto risulta veramente difficile riuscire a compiere manovre di sorpasso per recuperare posizioni. La scelta è stata contestata da corridori ed esperti delle due ruote e spicca l’opinione di Mathieu van der Poel che polemicamente sui social chiedeva se fosse uno scherzo. Per il campione Olandese questa variante potrebbe creare ancora più problemi e pericoli e non è l’unico diffidente su questa scelta.

Nella tabella che riportiamo di seguito sono riportati i dettagli dei settori di pavé con i relativi gradi di difficoltà e si conferma proprio la Foresta di Arenberg uno dei tre tratti con difficoltà massima, insieme a Mons-en-PévèleCarrefour de l’Arbre.

Saranno 259,7 i chilometri da percorrere partendo da Compiègne per arrivare al velodromo di Roubaix dopo aver affrontato 29 settori di pavé per un totale di 55,7 km (1,2 km in più rispetto al 2023) su questi ciottoli che sono considerati un patrimonio nazionale tutelato dal 1977 dall’associazione Amici della Parigi-Roubaix che si occupa della manutenzione e della promozione culturale. Il primo settore, Troisvilles à Inchy (2,2 km), i ciclisti lo incontreranno al km 96, mentre il primo tratto più difficile arriverà al km 164,4 quando i corridori entreranno nella Trouée d’Arenberg (2,3 km). L’altro tratto a 5 stelle di difficoltà, il Mons-en-Pévèle (3 km) è posizionato al km 211,1 a 48,6 km dall’arrivo mentre l’ultimo settore diabolico, il celebre Carrefour de L’Arbre (2.1 km), è posto a 15,8 km dal traguardo. In questa ultima fatica nel 2023 Van Aert forò lasciando il via libera al successo di Van der Poel. Il finale di gara non cambia rispetto alla passata edizione e al km 251,5 si affronterà il pavé di Willems à Hem (1,4 km) per poi entrare nella passerella di 300 metri che porta all’ingresso del velodromo di Roubaix che si trova a 800 metri dall’arrivo. Ci sarà il primo passaggio sotto l’arrivo con il classico suono della campana per l’ultima volata sui 499,75 metri di pista in cemento.

Albo d’oro e curiosità

Anche in questa classica è il Belgio a dominare la classifica nella con 57 vittorie, seguito dalla Francia con 28 mentre l’Italia si piazza terza con 14 trionfi. L’ultimo Italiano a tagliare il traguardo per primo al velodromo di Roubaix è stato Sonny Colbrelli nell’edizione del 2021. Il primo vincitore della prima edizione del 1896 (280 km) di questa storica gara fu Josef Fischer, l’unico tedesco a vincere la corsa. Concluse il percorso in 9 ore e 17 minuti alla media di 30,162 km orari. Fu conosciuto anche come l’uomo che correva contro i cavalli in quanto sfido un uomo a cavallo nel massacrante percorso ViennaBerlino lungo ben 580 km. Vinse Fischer in poco più di 31 ore mentre l’uomo a cavallo ne impiegò ben più di 70. Il primo Italiano a vincere la gara fu Giulio Rossi, detto Jules, nel 1937, seguito nel 1949 Serse Coppi (ex-æquo con André Mahe), fratello del più celebre Fausto che vinse l’anno successivo. Seguirono poi grandi campioni come Felice Gimondi, Eddie Merckx, Francesco Moser con tre successi consecutivi (1978,1979,1980), Bernard Hinalut, per arrivare in tempi più recenti a Tom Boonen, Fabian Cancellara e l’ultimo della scorsa edizione Mathieu Van Der Poel. I vincitori delle ultime 5 edizioni sono stati:
2023 Mathieu Van Der Poel (Paesi Bassi); 2022 Dylan van Baarle (Paesi Bassi), 2021 Sonny Colbrelli (Italia), 2019 Philippe Gilbert (Belgio), 2018 Peter Sagan (Slovacchia). Solo due i ciclisti hanno collezionato ben 4 trionfi a testa e sono i Belgi Tom Boonen e Roger De Vlaeminck. Qui puoi trovare l’elenco completo dei vincitori della corsa.

Protagonisti, favoriti, outsider ed assenti.

Saranno 25 squadre e 175 partecipanti alla Parigi-Roubaix 2024. La terza Monumento della stagione vedrà corridori di altissimo livello sfidarsi in questa epica gara. Al via ci saranno tutte le 18 formazioni WorldTour, accompagnate dalle 3 Professional invitate di diritto, ovvero Israel-PremierTech, Lotto Dstny e Uno-X Mobility, e dalle quattro Wild Card che sono andate a Bingoal WB, Q36.5 Pro Cycling, Team Flanders-Baloise e TotalEnergies. Ovviamente fari puntati sul protagonista e favorito numero 1 lui: Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) che proverà a portare in bacheca il trofeo per una storica doppietta (Fiandre-Roubaix). Attenzione anche sul suo compagno Jasper Philipsen sempre protagonista in questo inizio di stagione. Mads Pedersen insieme all’italiano Jonathan Milan (Lidl-Trek) potrebbero essere tra i protagonisti che hanno le carte in regola per mettere in difficoltà gli avversari favoriti senza dimenticare lo sfortunato team Visma | Lease a Bike che ha dovuto fare i conti con molti infortuni che hanno colpito i suoi punti di forza come Wout van Aert, fermo ormai da 10 giorni a causa della caduta che lo ha visto coinvolto alla Dwars door Vlaanderen 2024 ma che avranno in Christophe Laporte e Dylan Van Baarle due agguerriti corridori in cerca di risultati eccellenti. Purtroppo dovranno forse fare a meno dell’americano Matteo Jorgenson che sembra non essere al 100% per poter affrontare una corsa così dura. Si spera ovviamente di poterlo avere tra i protagonisti ma i dubbi ancora non sono stati sciolti. Non è da sottovalutare John Degenkolb (Team dsm-firmenich PostNL) che fu 7° lo scorso anno solo per via di una caduta nel finale e vinse la Parigi-Roubaix nel 2015. Massima attenzione anche sull’azzurro Luca Mozzato (Arkea-B&B Hotels) che ha concluso in seconda posizione al Giro delle Fiandre. Debutto nella corsa per il team UAE Team Emirates che potrà contare su Nils PolittMikkel Bjerg e sul 20enne Antonio Morgado arrivati rispettivamente 3°, 4° e 5° al giro delle Fiandre oltre al forte Tim Wellens che ben si è distinto in questo avvio di stagione. Debutto nell’Inferno del Nord anche per l’Italiano Alberto Bettiol.

Pronostico

Il favorito anche in questa gara rimane Mathieu van der Poel che proverà a centrare la storica doppietta Fiandre-Roubaix confermandosi l’uomo da battere anche in questa stagione. Il suo compagno di team Jasper Philipsen con una gara attenta e non solo “da spalla” potrebbe soffiare la vittoria all’Olandese ma non dimentichiamoci del danese Mads Pedersen che potrebbe regalare piacevoli sorprese ai tifosi. Un occhio di riguardo anche per il tedesco John Degenkolb, vincitore della corsa nel 2015 e settimo qui lo scorso anno, che proverà a riproporsi tra i primi che entreranno nell’inferno dei pavé per mettere in risalto le sue qualità e le sue possibilità di essere protagonista. Qualcosa di buono potranno dirla anche Christophe Laporte e gli azzurri Mozzato, Bettiol e Ganna che hanno nelle gambe la possibilità di dare fastidio e posizionarsi nei primi che si contenderanno il trofeo.

Vincente: Mads Pedersen