La F1 è pronta per il grande show del Gran Premio di Monaco

Il Circuito mitico per eccellenza dove tutti i piloti hanno sognato di vincere almeno una volta prende il via con le prove libere di domani 24 maggio per concludersi domenica 26 con la partenza della gara che inizierà alle ore 15:00. Il circuito di Monaco è il più lento ed anche il più difficile del Campionato del Mondo di Formula 1, dove ogni minimo errore nelle strade del Principato può essere fatale e stravolgere pronostici e valori in pista. Le qualificazioni sono il più delle volte determinanti e i sorpassi in corsa quasi impossibili con incidenti e abbandoni molto frequenti, lungo un percorso molto tecnico dove piloti e macchina sono sottoposti ad uno stress intenso durante uno dei più grandi e indimenticabili spettacoli motoristici internazionali che richiama appassionati e tifosi da ogni parte del mondo.
Un po’ di storia e curiosità
La storia di questo circuito iniziò il 29 marzo del 1925 quando i rappresentanti dell’associazione Sport Automobile et Vélocipedique de Monaco decisero di cambiare la denominazione in Automobile Club de Monaco (ACM) ma l’Associazione Internazionale degli Automobile Club Riconosciuti, divenuta poi Federation Internationale de l’Automobile (FIA), negò l’autorizzazione in quanto per ottenere la denominazione di Automobile Club bisognava tassativamente organizzare una gara automobilistica sul proprio territorio di competenza, cosa che l’associazione monegasca faceva già dal 1911 ma si trattava del celebre rally che però si svolgeva interamente su strade francesi. Fu allora che il produttore di sigarette Antony Noghes iniseme a Louis Chiron, entrambi delegati del Club, decisero di organizzare il primo Gran Premio nel Principato (di cui due curve portano oggi il loro nome) e giusto il tempo, all’epoca breve, di studiare ed impostare il tracciato, il 14 aprile del 1929 si svolse la prima e tanto attesa gara automobilistica che servì così a suggellare il riconoscimento ufficiale dell’ACM. A ricevere la coppa del vincitore di questo primissimo evento direttamente dalle mani del principe Luigi II, fu il britannico William Grover detto “Williams” al volante di una Bugatti 35. Il prestigioso Club continuò ad organizzare il Gran Premio ogni anno fino al 1937 e la prova fu poi sospesa per causa della seconda guerra mondiale. Al termine del conflitto il gran circo motoristico tornò nel Principato nel 1948 e non solo con il Gran Premio automobilistico ma anche con una prova motociclistica. Il circuito cittadino con muretti e marciapiedi non fu molto idoneo per le due ruote con il risultato di un tragico bilancio di un morto e due feriti gravi che portò alla rapida decisione di non ripetere quell’esperienza, lasciando spazio alle quattro ruote e portando il circuito ad entrare nell’elite del Circus di F1 che vedeva i natali nel 1950 con la gara d’esordio svoltasi il 13 Maggio di quell’anno a Silverstone, seguita dal GP di Monaco del 21 Maggio e vinta da Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo, seguito da Alberto Ascari su Ferrari e Louis Chiron su Maserati. Poi per quattro anni il GP di Monaco non si corse e il circuito fu solo teatro nel 1952 di una edizione del Gran Premio di Monaco per auto sportive, per tornare poi ad ospitare nel 1955 ed ininterrottamente il GP di Monaco di F1. Il 7 Maggio del 1967 ci fu un bruttissimo incidente accorso a Lorenzo Bandini su Ferrari che urtò una bitta d’ormeggio alla chicane del porto e si rovesciò ad alta velocità prendendo fuoco. Le balle di fieno protettive aggravarono la situazione estendendo l’incendio e Il 32enne, emiliano nato in Libia, fu estratto ancora vivo dalle lamiere con gravi ustioni e lesioni interne che ne causarono la morte avvenuta in ospedale il 10 Maggio 1967. Nel 1972 Michel Boeri fu nominato presidente del Club portando fin da subito la sua volontà di avviare una politica di rinnovamento atta a migliorare le condizioni di sicurezza del circuito, commissionando molti progetti per modificare il tracciato. Una delle prime varianti creata sotto la sua guida fu quella della creazione della sezione delle Piscine “rubando” terra al mare. Nel 1974 Boeri creò il Corpo dei Commissari gestito alla perfezione con regole ferree e ben precise che portò negli anni questo speciale “corpo” ad essere composto dall’attuale numero di oltre seicento unità di professionisti presenti allo scorso Gran Premio. Nel1976 sono create due nuove chicane rispettivamente a Sainte Devote ed all’uscita della curva a gomito della Rascasse seguita nel 1986 da quella creata grazie all’allargamento del Quai des Etats-Unis. Nel 1997 la prima “S” della piscina viene ridisegnata e denominata curva Louis Chiron. Nel 2003 il circuito del GP di Monaco vide la sua ultima trasformazione dell’intera sezione delle piscine con la creazione di una nuova pitlane che renderà l’attuale circuito ancora più affascinante e che negli anni ha visto grandissimi miti tagliare il traguardo, uno su tutti Ayrton Senna, entrato nella storia come recordman del circuito che fu vinto dal brasiliano per 6 volte, la prima nel 1987 guidando una Lotus-Honda che poi si impose 5 volte di seguito fra il 1989 ed il 1993 con la McLaren-Honda. A quarant’anni esatti dal primo podio della sua carriera e a trenta dalla scomparsa, la McLaren si presenterà a Montecarlo con una livrea in omaggio a “Magic” Ayrton Senna, che vedrà i colori giallo e verde delle vetture di Norris e Piastri sfrecciare in onore del “Re di Monaco”, che sulle strade del Principato, viene ricordato per le memorabili imprese che lo hanno visto protagonista e soprattutto per la gara del 1988, quando il 14 maggio Ayrton Senna nelle durante le qualifiche centra una una pole position da brividi rifilando quasi un secondo e mezzo ad Alain Prost e oltre due e mezzo a Gerhard Berger piazzatosi terzo in seconda fila.
Il circuito

La pista lunga 3,337km si percorre per 78 giri per un totale di 260,286 km e prevede 10 curve a destra e 9 a sinistra lungo un percorso emozionante con sorpassi difficilissimi, dove la velocità media è molto bassa con alcune curve affrontate addirittura a meno di 50 km/h e con le vetture che giungono al massimo dell’accelerazione solo per il 30% del giro. Per dare un’idea di quanto sia difficile ed estenuante questa gara, ogni pilota utilizza i freni per più di 17 secondi al giro che risulta pari al 24% della durata del Gran Premio, con la curva più dura per auto e piloti che è senza ombra di dubbio quella dopo il tunnel (la numero 10) dove le monoposto passano da 283 km/h a 93 km/h in 1,91 secondi percorrendo 86 metri. Dopo la partenza si frena poco dopo cartello dei 100 metri e si affronta la prima curva di Sainte Devote per poi giungere a circa 270km orari alla seconda curva denominata Beau Rivage. Segue poi una delle più belle curve con cambio di pendenza ed è la numero 4 del Casinò che precede la quinta della Mirabeau “alta” che è uno dei tratti più impegnativi con forti frenate alternate a notevoli accelerazioni dove si passa dai 220 ai circa 80 Km/h. La sesta curva Virage Fairmont ex curva Loews dove si trova il Fairmont Hotel Monte-Carlo, che è una delle curve più strette di tutto il Mondiale e anche la curva la più lenta del campionato, dove le velocità sono bassissime e si prosegue per giungere alla Mirabeau “bassa (7) e alla Portier (8) che conduce al mare, dove la pista passa sotto un tunnel per uscire alla chicane sul porto vicino all’hotel Port Palace Monaco e l’hotel Miramar Monaco e giungendo alla nuova chicane della curva 10-11 dove si passa dagli oltre 280 km orari che si raggiungono sotto il tunnel, ai circa 90 della nuova chicane. La curva 12 del Tabaccaio fa virare a sinistra di 90° e “lancia” poi i piloti verso le curve 15 e 16 delle Piscine con una variante un veloce destra-sinistra per poi giungere alla curva 17 della Rascasse, anche questa registrata come una tra le più lente del campionato. Le ultime due curve, 18 e 19, sono intitolate ad Anthony Noghes con la prima che si affronta a poco più di 80km/h, mentre la seconda a circa 115 km/h per poi arrivare alla linea degli stand per giungere sulla linea del traguardo.
Precedenti
Quello che si correrà domenica sarà l’81esimo GP di Monaco valido per il mondiale di Formula che si svolse per la prima volta per le strade del Principato di Monaco nel 1950 e che vide vincitore Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo, seguito da Alberto Ascari su Ferrari e Louis Chiron su Maserati. Dopo una pausa di 4 anni la gara riprese le scene del Circus nel 1955 per proseguire poi senza interruzioni il suo spettacolo. In quell’anno a vincere fu una Ferrari, quella del francese Maurice Trintignant che taglio per primo il traguardo davanti a Eugenio Castellotti su Lancia. Il transalpino condusse una gara perfetta stilisticamente e tatticamente e approfittando anche degli incidenti degli altri piloti trionfò dopo essere partito dalla nona posizione. Per le Rosse di Maranello le stagioni seguenti videro una latitanza di vittorie nel Principato che venne interrotta solo venti anni dopo dal mitico Niki Lauda che nel 1975 si impose con la sua 312 T davanti a Emerson Fittipaldi su McLaren Ford e Carlos Pace su Brabham Ford. L’austriaco bissò il successo sulla pista Monegasca anche l’anno seguente. Nel 1979 fu la volta del ferrarista Jody Scheckter mentre Gilles Villeneuve sempre su “rossa” vinse nel 1981 in una gara praticamente priva di errori che gli valse la copertina del numero 27 della celebre rivista Time. Si arriva poi al grande Alain Prost che si mise in bacheca 4 trofei di questo circuito per poi giungere all’era Schumacher vincitore di 5 GP nel Principato, come Graham Hill, che si piazza secondo dietro al recordman della pista Ayrton Senna che ha collezionato 6 successi Monegaschi. La McLaren, con 15 vittorie, fa registrare il record come scuderia più vincente che però è a secco di successi monegaschi dal 2008, quando Lewis Hamilton si impose qui per la prima volta ripetendosi poi nel 2016 e nel 2019 mentre nel 2017 fu Sebastian Vettel a riportare la Rossa sul gradino più alto del podio dopo 16 anni e precisamente il 28 maggio quando il tedesco sfrecciò primo al traguardo davanti al compagno di scuderia Kimi Räikkönen secondo a 3,145s di distanza. Nel 2018 inizia il periodo d’oro delle Red Bull e di “Mad” Max Verstappen. Il suo compagno di scuderia Daniel Ricciardo vince in quell’anno con l’Olandese autore del giro più veloce. Nel 2021 fu ancora Verstappen a tagliare per primo il traguardo sotto la bandiera a scacchi, mentre l’anno successivo fu la volta del suo compagno Sergio Peréz per arrivare così alla passata edizione ancora ad appannaggio Red Bull con Verstappen ancora primo con il giro più veloce che invece va all’inossidabile Lewis “The Hammer” Hamilton che detiene anche il record del giro più veloce stabilito nella gara del 2021 con il tempo di 1:12.909
Le ultime cinque Pole del Gran premio di Monaco
2023 | Max Verstappen | Red Bull |
2022 | Charles Leclerc | Ferrari |
2021 | Charles Leclerc | Ferrari |
2019 | Lewis Hamilton | Mercedes |
2018 | Daniel Ricciardo | Red Bull |
Gli ultimi cinque vincitori del Gran Premio di Monaco
2023 | Max Verstappen | Red Bull |
2022 | Sergio Peréz | Red Bull |
2021 | Max Verstappen | Red Bull |
2019 | Lewis Hamilton | Mercedes |
2018 | Daniel Ricciardo | Red Bull |
Il programma
Venerdì 24 Maggio – Prove Libere 1 – 13:30/14:30 – Prove Libere 2 – 17:00/18:00
Sabato 25 Maggio – Prove Libere 3 – 12:30/13:30 – Qualifiche – 16:00/17:00
Domenica 26 Maggio – Gara – 15:00
Pronostico
Fari puntati sulle rosse del Cavallino Rampante che non riescono a salire sul gradino più alto del podio dal 2017 e soprattutto sul monegasco Leclerc che corre “in casa” per la sesta volta da quando è in F1 ed è alla ricerca della sua prima vittoria stagionale oltre che la prima su questo circuito, dove tra l’altro non è mai riuscito nemmeno a salire sul podio. Sfatare questo tabù non sarà impresa facile, come difficile è ovviamente opporsi al dominio di Max Verstappen, vincitore di 5 delle 7 gare sinora disputate in questa stagione ma che dal GP di Miami sta trovando pane per i suoi denti non soltanto dalle Rosse ma anche dalle McLaren capaci di fare un notevole balzo in avanti, soprattutto con Lando Norris vincitore in Florida e secondo a Shanghai e in Emilia Romagna dove è transitato dietro all’Olandese per soli 0.725s. La velocità e la concentrazione mostrate da Norris rendono l’inglese uno dei favoriti per la Pole e per la vittoria finale che potrebbe riportare la vittoria della scuderia inglese che a Monaco manca dal 2008. Ovviamente, ma è scontato dirlo, il favoritissimo dei bookmakers rimane Mad Max con Leclerc e Norris che lo seguono ben quotati. Puntiamo sul giro più veloce di Max Verstappen che non lo realizza su questa pista dal 2018 e teniamo come seconda opzione Leclerc piazzato sul podio.
Quote soggette a possibili variazioni